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giovedì 22 novembre 2012

LE DONNE FONDAMENTALI PER LA SOCIETA’, MA…

Le donne… Siamo sempre noi le più penalizzate… Proprio oggi a pagina 15 de La Stampa c’è un pezzo così intitolato: “Donne e lavoro, l’Italia è in serie B. Il nostro Paese all’80° posto nella classifica del Global Gender Gap”.

Ora, non voglio entrare nello specifico e nei dati tecnici riportati nell’articolo, ma qualche parola vorrei spenderla.

Noi donne siamo il pilastro portante della società: siamo noi che generiamo la vita, siamo sempre noi che dobbiamo barcamenarci per trovare un equilibrio tra casa e lavoro, quando poi arrivano i figli, dobbiamo farci in quattro per riuscire a fare tutto nell’arco delle 24 ore. Sempre noi andiamo al lavoro anche con la febbre ai 40, con mal di testa, dolori mestruali, ecc.

Siamo organizzate, competenti, disponibili. E potrei andare avanti all’infinito. Ma???? Siamo noi le più penalizzate sul lavoro. Finché svolgiamo il nostro compito, va tutto bene, nonostante lo stipendio più basso e le cariche a noi affidate, quasi sempre inferiori a quelle degli uomini. Sono loro, infatti, che ricoprono i ruoli più alti della società: politici, manager, ecc.

Il giorno in cui comunichiamo al datore di lavoro di essere in dolce attesa, allora ci trasformiamo in “un problema”. E già… perché una donna che si trasforma in mamma, rappresenta un problema. Se il figlio sta male, bisogna prendere permesso, se il figlio deve andare a una visita, idem…

Part-time, tempo continuato, ecc. ma stiamo scherzando????

Insomma, siamo fondamentali per la società, ma ciò non basta.

Pari opportunità? Cosa sono? Quote rosa?

Tutte parole, come sempre, come al solito e chi ci va di mezzo siamo noi DONNE…

mercoledì 21 novembre 2012

MEGLIO DEBOLI CHE VUOTI DENTRO

L’arroganza vince sempre. Sì, cari, purtroppo è così. Chi è arrogante, chi si sfoga sui più deboli, chi vuole sempre avere ragione e non ammette che, nella vita, si può anche sbagliare, chi rimangia ciò che ha detto, chi pensa di essere sempre e comunque migliore degli altri, chi non ammette la propria ignoranza…

Se il mondo va così è perché esistono soggetti del genere che, ahimé, sono davvero molti. E non mi riferisco solo ai politici… Forse un po’ di umiltà non guasterebbe. E, soprattutto, non guasterebbe il rispetto per gli altri.

Mi chiedo, però, che vita abbiano questi “esseri”? Una vita, immagino, vuota, insipida, priva di valori, quelli veri, quelli che contano e finiranno, prima o poi, per ritrovarsi soli e abbandonati a se stessi e, magari, avranno pure la presunzione di chiedersi il perché!

Ogni tanto, forse, sarebbe meglio mettere da parte un po’ di orgoglio, mettersi in testa che tutti, prima o poi, sbagliano e che ammettere i propri errori non è segno di debolezza, bensì di coraggio.

Il fatto è che queste persone non meritano la sottomissione e il rispetto degli altri, non lo meritano affatto, ma le persone, quelle vere, preferiscono essere accusate ingiustamente, essere insultate senza reagire, sapendo di essere nel giusto piuttosto che dare risposta a chi una risposta non la merita.

Meglio essere deboli, che vuoti dentro…

lunedì 12 novembre 2012

POSSO SORRIDERE…

Chiudo gli occhi e ti vedo. Vedo la tua bocca che mi sorride, i tuoi occhi che mi osservano come se fossi la pietra più preziosa di questa terra, sento le tue mani che mi accarezzano, il tuo profumo che mi inebria i sensi.



Tu, la mia roccia, il mio sostegno, la linfa vitale che mi completa. Insieme siamo una forza, insieme ci completiamo, insieme condividiamo ogni momento.

Non posso sentirmi persa o sola, sapendo che ci sei, non posso piangere, sapendo che tu mi asciugheresti tutte le lacrime, ma posso sorridere…

Sorridere a te, alla vita e al mondo intero…

Sorridere con il cuore….

Sorridere con amore…

martedì 6 novembre 2012

“L’ARCA DI NOE’ – SECONDO ATTO” di Antonio Giordano

Quando l'irrazionalità irrompe nella vita quotidiana: provate a immaginare di essere investiti da una misteriosa Entità Suprema della missione di salvare l'Umanità dal secondo diluvio Universale!



Provate a immaginare gli sconvolgimenti interiori, nelle relazioni con gli altri e le difficoltà materiali nella realizzazione della temeraria impresa.

Sotto forma di diario, il libro è il resoconto di questa straordinaria e metafisica esperienza: un perfetto ed equilibrato mix di suspense (con sorpresa finale...), giallo, costanti richiami all'attualità, eros, fantasia, religione, psichiatria (e se alla fine fosse solo un delirio mistico del protagonista?).

Che dire: un libro piacevole da leggere e che trasmette qualcosa ed un po' ti induce a riflettere...in sintesi è, semplicemente, la fine del mondo!