E’ suonata la sveglia e ho aperto gli occhi sorridendo, felice per l’inizio di una nuova giornata. Con calma mi sono alzata e mi sono affacciata alla finestra. L’alba che potevo scorgere era magnifica…
Un turbinio di emozioni mi ha invasa e io continuavo a sorridere. Poi ho fatto colazione e, come ogni mattina, ho preso la macchina per andare al lavoro.
Per strada in tutte le auto che incontravo vedevo persone sorridenti alla guida e tranquille. Non un sorpasso, non un cellulare all’orecchio.
Sono arrivata a destinazione con qualche minuto di anticipo e passeggiando sotto i portici della mia bellissima città in attesa di entrare al lavoro, ho salutato – ricambiata – molte persone: chi solo con un cenno, chi con un dolce “Buongiorno”, chi con una stretta di mano. E di nuovo, tutti sorridenti…
Anche in ufficio i titolari hanno accolto me e le mie colleghe con un gentile “Ciao, come va?” e poi, ognuno al proprio posto. La sera sono rientrata a casa e mi sentivo stanca, sì, ma serena e felice.
“Bip… bip… bip…!”. Mi sveglio. “No… sono già le sette!” e di corsa scendo. Non ho tempo per guardare l’alba o per emozionarmi davanti ad essa. Sono in ritardo.
Per le strade c’è un caos pazzesco. Auto che superano in curva, automobilisti che imprecano, frenate, accelerate…
Sotto i portici la gente è di corsa, cammina con lo sguardo rivolto a terra. Sul posto di lavoro, appena un cenno da parte del titolare. Bisogna lavorare, lavorare, lavorare e non perdere tempo.
La sera rientro a casa esausta. La giornata è stata pesante, il traffico snervante. Dopo una cena fugace, mi siedo sul divano. Vorrei leggere, ma mi viene in mente che nella stanza accanto c’è un mucchio di roba che sta aspettando di essere stirata e poi devo fare una lavatrice.
Guardo l’ora: le 23,30. Devo andare a dormire, mi si chiudono gli occhi…
E le emozioni per le piccole cose, il sorriso, la gentilezza, la voglia di fare due chiacchiere? Già… non c’è tempo…
Siamo immersi nella frenesia quotidiana… Il tempo… il tempo vola, gli anni passano e noi non ci accorgiamo più della bellezza della vita… Siamo immersi nei doveri: devo fare, devo andare, … Tralasciamo le amicizie, spesso non riusciamo a comunicare neanche con chi ci vive accanto…
Ma dove stiamo andando a finire? Forse dobbiamo porci una domanda sola: ne vale la pena? La vita è una sola, passa così veloce, almeno godiamoci gli attimi, viviamoli fino in fondo e ogni tanto togliamoci l’orologio e lasciamoci alle spalle il tempo dei doveri, per riappropriarci, almeno un po’, del tempo dei piaceri!!
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