Alle
dieci e venti lo sposo era già davanti all’ingresso della chiesa. Era molto
elegante e appariva tranquillo. Se era agitato riusciva a nasconderlo
benissimo. Sua mamma, pronta per accompagnarlo all’altare, non era da meno! Era
molto orgogliosa di lui, del bel ragazzo che era diventato ed essere al suo
fianco proprio in quel momento la riempiva di gioia. Era molto emozionata e
cercava a stento di trattenere le lacrime. Non poteva lasciarsi andare in quel
momento, non era ancora nemmeno iniziata la cerimonia.
Dopo
qualche minuto di attesa, iniziarono a sentirsi in lontananza i clacson delle
macchine che annunciavano l’arrivo della sposa. A quel punto iniziarono ad
avanzare verso l’altare.
L’auto della sposa si fermò in fondo al viale. Parenti
e amici parcheggiarono e si incamminarono verso la chiesa, preceduti da Lucia,
la mamma di Noemi. Era una distinta signora, di circa sessant’anni che, quel
giorno, indossava un tailleur blu cobalto. I capelli erano raccolti in un
elegante chignon. Gli occhi lucidi lasciavano trapelare la tanta emozione che,
in quel momento, provava. La sua unica figlia stava per lasciare il nido! Era
davvero contenta e orgogliosa.
Lei e suo marito avevano fatto molti sacrifici
per permetterle di crescere senza farle mancare nulla e Noemi era cresciuta con
un forte senso di responsabilità, sin da piccola. Lei aveva lavorato come sarta
in un piccolo laboratorio non molto lontano dalla loro abitazione poi, con la
nascita della figlia, si era messa a confezionare abiti e a fare riparazioni da
casa, in modo da poter seguire la sua famiglia nel miglior modo possibile. E il
lavoro non le era mai mancato, anzi… Spesso le capitava di passare anche le
notti per riuscire a consegnare in tempo gli indumenti. Ora che era in pensione
si limitava a rammentare e a fare piccoli lavoretti per le amiche. Il suo
ultimo capolavoro era stato il vestito che aveva confezionato per quel giorno a
sua figlia. Non amava lodarsi ma era veramente bellissimo e, addosso a Noemi
era un vero incanto. Lasciò i suo i pensieri quando si trovò di fronte all’ingresso
della chiesa. Ora non le restava che osservare i suoi due tesori avanzare.
Quando
Noemi scese dalla macchina, tutti rimasero senza fiato. Era uno splendore. L’abito
che indossava era color panna, semplicissimo, e le segnava il bellissimo fisico
che aveva. Era un vestito senza maniche con un leggero strascico e un
coprispalla a completare il tutto. Noemi era davvero splendida. Magra e alta
con capelli castano chiaro lunghi fino a metà schiena, per l’occasione raccolti
in una acconciatura che le metteva in risalto il viso e i bellissimi occhi
verde acqua. Si limitò a sorridere a tutti gli invitati e a coloro che si
complimentavano per così tanta bellezza. A braccetto del padre Aldo si avviò
lungo il vialetto.
Erano entrambi emozionatissimi, ma tra i due, era Aldo che
faticava di più a controllarsi. Anche lui, come la moglie, era orgoglioso di
sua figlia e non gli sembrava vero che stesse per sposarsi! Si ricordava
perfettamente il giorno in cui venne al mondo! Appena nata Noemi era un esserino
piccolo e urlante, con due occhi che, al primo sguardo, lo fecero sciogliere
come neve al sole. Lui faceva il muratore e i suoi orari di lavoro erano
piuttosto duri e stancanti. Spesso, la sera, soprattutto nel periodo estivo, rientrava
tardi e sua figlia era già addormentata. Si limitava allora a sedersi accanto
al letto e ad osservare i suoi lineamenti così perfetti e delicati. Al di fuori
del lavoro, però, tutto il tempo libero che aveva lo dedicava alla famiglia,
alle due persone che amava di più al mondo. Ogni giorno ringraziava Dio per ciò
che la vita gli aveva riservato. Non poteva chiedere nulla di più! Ora stava
accompagnando all’altare la sua “bambina”, per affidarla a colui che, da quel
momento, avrebbe dovuto prendersene cura al posto suo. Come passava il tempo…
Quando
fecero il loro ingresso, la marcia nuziale iniziò a risuonare nella chiesa.
Lorenzo si voltò e man mano che Noemi avanzava verso di lui, il suo cuore
batteva sempre più forte. Non riusciva a staccare gli occhi da lei. Era la
donna della sua vita, quella che stava per sposare. Ed era così bella. Mentre
attendeva di averla al suo fianco, come in un flashback rivisse il momento in
cui si conobbero.
Elvira Tonelli, Il sorriso innocente dell'amore
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