Continuano gli aumenti della benzina. Allora, spiegatemi una cosa: la benzina aumenta, questo potrebbe anche essere positivo, se letto in ottica ambientalista. Si disincentiva l’uso dell’auto, a favore dei mezzi pubblici, con conseguenti benefici per tutti. Meno traffico, uguale meno inquinamento. E va bene.
Poi, però, a causa della crisi, si tagliano fondi al trasporto pubblico e così le compagnie dei bus sono costrette a ridurre personale e, di conseguenza, a effettuare meno corse. I lavoratori che avevano optato per l’uso dell’autobus rimangono un tantino spiazzati.
Se ci sono meno corse, c’è meno probabilità di riuscire ad arrivare sul luogo di lavoro con i mezzi pubblici, ma se uso la macchina, mi “mangio” tutto lo stipendio in benzina. Ora: come ci dobbiamo comportare? Purtroppo, se coloro che stanno seduti sulle poltrone a decidere non lo sanno, la maggior parte delle persone non ha il lavoro sotto casa, ma deve spostarsi e, spesso, anche di parecchi chilometri.
E sempre per “loro” informazione, la maggior parte delle persone ha uno stipendio che o non supera, o supera di poco i mille euro al mese. Se devo togliere le spese per la benzina, ne sparisce già una bella fetta, e poi aggiungiamo le spese per la casa, le eventuali rate del mutuo, ecc.
Ah, già… dimenticavo: quelli che decidono, siano essi di destra, sinistra, centro, tecnici o politici, non hanno di questi problemi perché il loro stipendio è un tantino più elevato…
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