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martedì 25 giugno 2013

LA LETTERA CHE GLI CAMBIO' LA VITA



Marco aveva terminato di leggere. I suoi occhi erano umidi, ma lui ora si sentiva più forte. Ancora una volta Sara gli aveva dimostrato quanto fosse coraggiosa. 



Quella lettera lo aveva spronato. Aveva passato un mese a piangersi addosso, aveva trascurato l’università, gli amici, si era persino ubriacato. Era il momento di reagire! 

Aveva ragione Sara. Doveva riprendere in mano le redini della propria vita, doveva farlo se non per se stesso, almeno per lei, non poteva e non voleva deluderla. 

“Grazie, angelo mio!” disse guardando il cielo. Era sicuro che lei lo stesse osservando, ne percepì la presenza.

da Il sorriso innocente dell'amore

martedì 18 giugno 2013

LA PERSONA AMATA SEMPRE AL PROPRIO FIANCO



Quella mattina si alzò presto. Erano le sei. Dopo una rapida colazione andò subito in studio che si trovava a circa dieci minuti dalla loro nuova abitazione. Non c’era ancora nessuno. Le due segretarie iniziavano alle otto e trenta e suo papà normalmente non arrivava prima delle nove. 



Lui, dopo quasi venti giorni di assenza, aveva bisogno di un attimo di calma per riprendere in mano la situazione. In particolare doveva occuparsi subito di una importante causa di divorzio, il cui cliente era un suo carissimo amico. 

La cartella con tutto il materiale era già sulla scrivania, proprio come l’aveva  lasciata prima del matrimonio. Quando arrivarono le dipendenti e poi suo padre, Lorenzo era già a buon punto e non alzò la testa per tutta la giornata, salvo un’oretta che si concesse in pausa pranzo. 

Per Noemi, invece, la mattinata fu tranquilla. Quel giorno, infatti, avrebbe avuto il turno pomeridiano. Decise comunque di svegliarsi con suo marito per fare colazione insieme. Era bello aprire gli occhi il mattino e vedere la persona amata al proprio fianco… 

Alle quattordici in punto anche per lei ebbe inizio la giornata lavorativa. Era pazzesco scoprire quanto le fosse mancato il suo lavoro. 

Era stata assente venti giorni, i più belli della sua vita, ma rientrare e trovarsi a contatto con i suoi piccoli pazienti era per lei una sensazione stupenda! Poter dar loro un po’ di conforto, farli sorridere…

 (da Il sorriso innocente dell’amore)

martedì 11 giugno 2013

LA DELICATEZZA DELL’AMORE



Lei si addormentò tra le braccia di Raffa che, accortosene, la portò di peso in camera. La adagiò sul letto e, con estrema cautela, si limitò a toglierle i jeans. Poi, prima di coprirla, si soffermò a osservarla. Era bellissima. 



Quel viso d’angelo lo aveva colpito dal primo istante che l’aveva vista, ma Jessica era bella in tutto e per tutto. Le passò le mani sui capelli biondi e setosi, e con molta delicatezza la baciò sulle labbra. 

Aveva una voglia matta di toccare tutto il suo corpo, di respirare il suo profumo, di assaporare la sua pelle, di sentirla sua, ma tutto sarebbe accaduto a suo tempo. 

Non voleva forzare i tempi perché ci teneva troppo a quella ragazza. 

Lo aveva stregato e, conoscendo il suo passato, l’unica cosa che voleva era offrirle un po’ di serenità e tanto amore.

(da Il sole ora splende)

venerdì 7 giugno 2013

NOEMI E LORENZO: DUE MENTI DIVERSE, UN UNICO CUORE



L’alloggio era ben strutturato. Un ingresso piuttosto largo, la cucina non eccessivamente grande, ma spaziosa al punto giusto, due bagni, la loro camera da letto, un’altra camera per i futuri figli che sarebbero arrivati e lo studio abbastanza grande per contenere due scrivanie e una libreria larga quanto tutta la parete. 


La parte più bella della casa era il soggiorno, con un enorme divano, un televisore al plasma un po’ esagerato a dire di Noemi, ma perfetto per Lorenzo e un bellissimo mobile in noce con vetrine, dalle quali si intravedevano i servizi di bicchieri di cristallo e di tazze da caffè in porcellana, regalo degli zii di lui. 

Insomma, un alloggio nel quale traspariva in certi aspetti la semplicità di lei e in altri la raffinatezza e l’altezzosità di lui. 

(da Il sorriso innocente dell’amore)

giovedì 6 giugno 2013

UN PO' DI JESSICA E RAFFA



Raffa sapeva già molte cose di lei, ma durante la serata ne scoprì molte altre e ancora di più gli venne voglia di proteggere quella ragazza e di offrirle tutto l’affetto possibile. Era praticamente cresciuta da sola. 



Aveva dovuto affrontare il periodo più difficile nella vita di ogni persona, quello dell’adolescenza, senza punti di riferimento. 

Aveva dovuto subire insulti infondati e, spesso, anche calci e pugni semplicemente perché, quando il papà era ubriaco, non ragionava più e la sua presenza lo infastidiva. 

Aveva subito tutto ciò senza mai fiatare e, nonostante tutto, non lo aveva mai lasciato solo. Sua madre se n’era andata quando lei era piccolina e da allora non l’aveva mai più cercata. 

Era stato molto difficile per Jessica crescere senza la presenza di una figura femminile, eppure non riusciva ad odiare neppure lei. 

Addirittura si sentiva in colpa perché era stata la sua nascita ad aver fatto divorziare i suoi. 

(da Il sole ora splende)