In vista dell'uscita del saggio "Diversamente uguali", andiamo a conoscere meglio la scrittrice Miriam Spizzichino. Le ho rivolto alcune domande che riguardano il mondo della disabilità di cui ha ampiamente trattato nel saggio e lei come persona. Leggete cosa mi ha detto!!!!
1)
Cosa ti ha spinto a trattare un tema così complesso o, per utilizzare un
termine più appropriato, così importante?
Ho iniziato con il
raccontare la mia visione del mondo e, purtroppo, il Novecento è stato un
secolo che ha lasciato grandi ferite che mai si rimargineranno completamente.
La discriminazione, con conseguente uccisione di massa, dei disabili è una di
quelle. Al giorno d’oggi, però, la società ha cominciato a fare qualcosa di
concreto per integrare al meglio le persone con disabilità. Piano piano tutto
sta cambiando, ma ancora troppa strada abbiamo da percorrere!
2)
L'esperienza che hai vissuto a contatto con i "diversamente uguali"
cosa ti ha lasciato?
Mi ha lasciato tanto
amore da donare al prossimo, ma questo è scontato quando passi una parte della
tua vita a contatto con disabili o bambini e anziani. Il significato di tutto
ciò che sono arrivata a concludere dopo tre anni di tirocinio è: non sono
diversamente abili, ma diversamente uguali!
3)
Quale messaggio vorresti che arrivasse ai lettori del tuo saggio?
Siamo tutti simili!
Dovremmo smetterla di discriminare i disabili. Hanno veramente tanto da offrire
al mondo, ma qualcuno ancora si ostina a non capirlo.
4)
Il mondo è cambiato in meglio, ma molto è ancora da fare. Dove, secondo te,
bisognerebbe intervenire subito?
Sicuramente nelle
scuole, ma non a livello didattico. Purtroppo esistono ancora situazioni di
bullismo nelle scuole verso soggetti diversamente abili e non solo. Tutti
contro tutti per prendersi gioco del prossimo e fare il “simpaticone” con i
compagni. Peccato che quel “fare il simpaticone” porta a conseguenze psichiche
e fisiche incolmabili! Bisognerebbe insegnare agli alunni il rispetto verso il prossimo,
seppur “diverso” da loro. Ricordo che durante gli anni del liceo, in classe
avevo tre ragazze con tre handicap diversi. Cercavo sempre di integrarle nel
gruppo, insieme ad altre compagne. La loro compagnia era molto piacevole e,
anche se ci siamo perse di vista, porterò per sempre con me il ricordo che ho
di tutti quei momenti passati insieme.
5)
L'integrazione dei diversamente uguali nelle scuole e nel mondo del lavoro
lascia ancora dietro sé sguardi di compassione. Cosa consiglieresti di fare per
far capire alla gente che, al di là degli handicap fisici o mentali, siamo
tutti uguali, tutte persone "residenti" in questo mondo?
Alla base della
discriminazione c’è la mancanza di conoscenza, l’ignoranza. Per alcuni, invece,
c’è una vera e propria fobia che viene chiamata “xenofobia” e significa “paura
verso il diverso”. Un meccanismo psicologico che avviene nelle menti degli
studenti è quella del raggruppamento fra simili, ma ciò porta ad una
disgregazione del gruppo classe che, inesorabilmente, sfocia nell’emarginazione
del soggetto ritenuto “diverso” e, nei casi più gravi, al bullismo.
Consiglierei di mettere alla base di tutto la conoscenza, ma a volte neanche
quella basta!
6)
Parliamo ora di te come persona. Definisciti in tre parole.
Solare perché amo la
vita e quindi sorrido al mondo anche quando mi volta le spalle. Testarda perché
quando voglio raggiungere un obiettivo faccio di tutto per arrivare al
traguardo. Infine, sensibile , forse fin troppo, ma questo lo giudicherete voi
leggendo i miei scritti!
7)
Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
La passione per la
scrittura è sempre stata presente nella mia vita, ma non pensavo che potesse
diventare un lavoro. Da bambina amavo inventare e raccontare storie fantasiose,
ambientate in luoghi incantati. Una volta cresciuta, ho iniziato a buttare ogni
mia folle idea su carta, fino a farle prendere forma e così mi sono ritrovata a
scrivere racconti brevi.
8)
Hai progetti o sogni nel cassetto?
Per ora mi sto
concentrando molto sulla mia laurea che dovrebbe essere a inizio 2016,
dopodiché vorrei concentrarmi sulla stesura di un romanzo che riflette le mie
origini ebraiche, collegandole tra passato e futuro. Sarà il mio primo romanzo
dopo due manoscritti dedicati ai “racconti brevi” e dopo il saggio “Diversamente
Uguali”. Un bel passo avanti, ma ci vuole tempo e attenzione che io, al
momento, tra la laurea e il lavoro all’interno del giornalismo di moda non
riesco a dare.
Ringrazio l'autrice Miriam Spizzichino per averci parlato così ampiamente di lei e dei suoi progetti e vi consiglio vivamente la lettura del saggio "Diversamente uguali"!!!
COSTO: 1,99 euro
CASA EDITRICE: Youcanprint
Nessun commento:
Posta un commento