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giovedì 21 maggio 2015

COME AGIRE PER VENDERE I PROPRI LIBRI? DITE LA VOSTRA!!



Una volta pubblicato un libro, inizia la parte più difficile: la vendita. Di solito quando sei conosciuta come autrice, è prassi che i tuoi conoscenti quando ti vedono, ti chiedono “quanti libri hai venduto?” e tu, sovente imbarazzata, stai nel vago. 

Premettendo che, secondo me, non è la quantità che conta ma la qualità (nel senso che preferisco essere letta e apprezzata da pochi, piuttosto che vendere mille copie e vedere che solo una minima parte ha apprezzato il lavoro), è normale che il sogno di ogni scrittore è quello di vedere le proprie copie dei libri volatilizzarsi in breve tempo. 

Cosa bisogna fare, però, per vendere?

Quali sono le strategie migliori? Quelle che portano a risultati concreti?

Nell’era dei social network è normale affidarsi a Facebook, pubblicizzarsi sui gruppi culturali. Ma quanto effettivamente serve? 

Esistono poi i vari blog che ti possono ospitare. Anche in questo caso, però, non è sufficiente. Tutto fa brodo, dice il proverbio, ma occorre fare di più. 

Cercare riviste online che si occupano di esordienti, mandare la presentazione della propria opera a giornali locali o nazionali, affidarsi ad agenzie letterarie, a uffici stampa, ecc.

Cosa suggerite voi? 

Elvira Tonelli

mercoledì 20 maggio 2015

I PRO E I CONTRO DELL’AUTOPUBBLICAZIONE



Sono sempre di più gli scrittori, o presunti tali, che si affidano all’auto-pubblicazione. Una strada nuova, interessante e stimolante per lasciarsi alle spalle le sempre più numerose case editrici a pagamento, che promettono mari e monti per poi offrire un mero servizio di tipografia: stampano i libri, spesso, senza neanche leggerli.

Vi sono anche case editrici serie, che non chiedono denaro, ma che peccano nella promozione, lasciando l’autore in balìa di dubbi, perplessità e non fornendogli i mezzi necessari per promuoversi in maniera efficace ed efficiente. Infatti non basta fare presentazioni in librerie per vendere migliaia di copie. E’ un buon mezzo di pubblicità, ma non sufficiente.

E allora che fare? L’unica strada da percorrere pare essere quella del self-publishing. 

Come procedere? Semplice! Una volta che un autore ha scritto un romanzo, un racconto, un saggio, di qualsiasi genere, si affida ad Amazon, Youcanprint, Narcissus, e chi più ne ha più ne metta, segue le istruzioni e voilà… il gioco è fatto!

In poche ore il romanzo è online sui principali store.

Ma non finisce qui. Ora inizia la fase più difficile e complicata. Quella della promozione. Ognuno fa ciò che ritiene più opportuno. C’è chi si fa ospitare in blog di conoscenti per una presentazione dell’opera, chi rilascia interviste, chi divulga brevi videomessaggi, chi si fa recensire, ecc.

E poi? Si aspetta che qualcuno, incuriosito, acquisti il libro. 

Amando leggere ho avuto modo di passare in rassegna molti romanzi, sia cartacei sia ebook, e soprattutto in questi ultimi, ho trovato tantissimi refusi, solo di battitura quando va bene, ma spesso anche grammaticali. Apostrofi dimenticati, punteggiatura usata a caso, ripetizioni… 

Allora mi sorge un dubbio. Chi si auto-pubblica ci tiene veramente a farsi conoscere come scrittore? Personalmente se leggo un libro scritto male, il contenuto – seppur interessante – passa in secondo piano, perché una volta pubblicata, l’opera deve essere perfetta. L’acquirente vuole, infatti, un prodotto eccellente e non di mediocre o scarsa qualità.

Cosa voglio dire con questo? Tutti quando scriviamo ci facciamo prendere dalla foga del momento, per cui è normalissimo fare errori. Poi, però, c’è la fase della revisione - la più importante - che deve essere fatta in primis dall’autore stesso e poi affidata a terzi, SEMPRE

Anche se quando andavamo a scuola avevamo 10 in italiano, anche se ci riteniamo perfetti conoscitori della lingua.

Solo dopo potremmo auto-pubblicare un’opera degna di essere letta. Ne va della nostra reputazione. Se io pubblico un libro pieno di refusi, do l’idea di aver scritto svogliatamente e, probabilmente, chi ha speso dei soldi per leggere la mia opera, non ne spenderà altri per me, perché non li merito, a ragione.

Pertanto uno scrittore deve scrivere UN BUON CONTENUTO IN ITALIANO CORRETTO.

Elvira Tonelli

giovedì 7 maggio 2015

VIVERE AL RITMO DELLA RADICALITA' NELLA STORIA

In attesa di riuscire a leggere questa pubblicazione di Giovanni Feliciani, edita da Bibliosofica, e a fare una recensione, ve la segnalo.



Bisogna sempre saper dubitare di aver raggiunto la certezza. C’è sempre qualcosa che sfugge alla comprensione. Non esiste né esisterà mai una verità o una soluzione assoluta. L’umanità sarà sempre alla ricerca, perché solo così potrà evitare di rassegnarsi di fronte all’ignoto e quindi di fermare l’evoluzione.

Non esistono principi assoluti perché tutto è destinato a cambiare. Nulla è immutabile, tutto si trasforma. La mutazione è valida in ogni settore della vita. Questa concezione si può definire “vivere al ritmo della radicalità nella storia”, come se appunto dovunque esistesse una tensione radicale tesa al mutamento, al cambiamento, alla trasformazione.

L’universo, il mondo, la storia, la vita, ogni essere umano, hanno tutti e tutto un “ritmo”. Ogni cosa ha un suo ciclo di nascita e di morte. Il ritmo è l’armonia del tutto.

La legge della storia è il movimento perpetuo e dinamico dei cambiamenti. Questa è la legge storica del divenire: la creazione, il recupero e il superamento.

Occorre “immaginare” il futuro per poter superare il presente, occorre saper intravedere il senso della storia, che è quello di migliorare le condizioni generali del pianeta e dell’umanità.

Il senso della storia dell’universo è tutto nel voler sconfiggere il nulla. Lo Spirito del mondo sta nel suo struggente desiderio di perpetuare la Vita.

Vi sono alcuni individui che vivono fuori del tempo presente, inseriti in una dimensione spirituale al di là del tempo, forse in una quarta dimensione mentale. Essi non si lasciano afferrare dai miti dell’oggi ma guardano al futuro, lo prevedono e quasi lo vivono.

Ciò vuol dire partecipare allo “spirito” del mondo, al suo delinearsi, al suo manifestarsi, al suo farsi; e sentirsi abitanti del pianeta Terra.  


Giovanni Feliciani (Siena, 1951), Laurea in Filosofia e Diploma di ricerca nelle Scienze storico-morali, da sempre ha una grande passione per i libri e la lettura. È stato libraio, bibliotecario, ricercatore. Ha fondato e dirige la Casa Editrice Bibliosofica, a Roma, presso la quale ha pubblicato: Bìblius. Libro dei libri (1999), una vera e propria Enciclopedia del Libro; Bibliosofia. Scienza del Libro e della Lettura (2011); inoltre ha curato, insieme ad altri, il volume: La cultura brucia. Anna e la libreria Uscita nella Roma degli anni ’70 (2010). È cofondatore della collana di Studi Storici, Filosofici, Umanistici “Tempora”.


Uscita: aprile 2015Pagine: 482
Formato: cm 15x21Prezzo: 20 euroISBN: 978-88-87660-40-1

martedì 21 aprile 2015

CHI E' EMME X

Ciao a tutti!! Oggi voglio presentarvi la scrittrice EMME X di cui trovate una recensione del suo libro "Quando l'amore è amore" CLICCANDO QUI. Di seguito l'intervista che le ho fatto. Buona lettura!!




1) Emme X che tipo di scrittrice è?
Sono indubbiamente una scrittrice romantica. Mi piace spaziare tra l'amore drammatico e quello ironico. Preferisco inserire un colpo di scena o qualcosa di insospettabile, in modo da stupire il lettore. I finali non devono essere banali o intuibili.

2) Nei tuoi scritti parli principalmente di amore. Come lo definiresti questo sentimento?
Metto amore ovunque perché è un sentimento universale. Non per forza tra coppie, ma anche tra madre e figlia, tra sorelle e fratelli, per un animale... esistono tanti tipi di amore. L'amore è un sentimento estremo: ti fa sollevare in alto o ti annienta. Ti infonde coraggio o ti distrugge. Sembra che si sia già scritto troppo sull'amore, eppure c'è sempre quella storia che non è ancora stata raccontata. Ecco, vorrei fosse una delle mie.

3) Ti immedesimi nei tuoi personaggi quando scrivi o riesci sempre a mantenere una certa distanza?
Non riesco a rimanere distaccata dai miei personaggi. Li immagino nel profondo del loro essere e soffro, rido, mi emoziono e vivo avventure attraverso di essi. Questo vale sia per i personaggi maschili sia per quelli femminili. C'è una sorta di empatia che nasce con loro istantaneamente. Non potrei raccontarli se non vivessi i loro sentimenti.

4) Hai uno scrittore famoso al quale ti ispiri o da cui prendi spunto?
Ho letto talmente tanti libri che non saprei in chi identificarmi. Credo che, nel mio subconscio, abbia attinto da diversi autori. Mi piacciono le letture scorrevoli, lineari, che scivolano via con il susseguirsi degli eventi. Tutto sommato, però, ho un mio stile personale.

5) Attualmente stai scrivendo? Se sì, cosa?
Sì, sono alle prese con un nuovo romanzo. E' appena stato pubblicato il Prequel, un'introduzione alla protagonista Vittoria che racconta i suoi disastri amorosi e aspetta il suo Eros. Infatti si intitola "Aspettando Eros...". Il romanzo vero e proprio farà incontrare Vittoria e l'amore che ha sempre desiderato. Ma come? "Eros mi ha rapito", la dice lunga. E' una storia molto romantica e un po' insolita, a tratti divertente e a tratti preoccupante. E' la prima volta che scrivo una storia in prima persona.

6) Quando hai capito che la scrittura sarebbe diventata così importante per te?
Ho sempre amato scrivere. E' una parte di me, un istinto animale. Fino a qualche anno fa non avevo la giusta ambizione e sicurezza. Dicevo: "Ma a chi vuoi che interessi cosa scrivo?". Quando però la storia di Stella e Andrea - dal romanzo "La forza dell'amore" - si è insinuata nella mia mente con insistenza, mi sono detta: "Questa è la storia giusta per iniziare a scrivere e pubblicare". Così ho preso coraggio e mi sono lanciata nel mondo dell'auto-pubblicazione.

7) Decidi di scrivere un romanzo o un racconto: come procedi?
Non ho un metodo preciso. A volte ho solo un personaggio in mente, penso a cosa potrebbe fare, cosa potrebbe capitargli e inizio a prendere appunti sui vari episodi. Poi la storia si articola automaticamente. Altre volte ho un'idea generale della trama, come in quest'ultimo romanzo "Eros mi ha rapito!", quindi cerco di entrare nei personaggi e creare le situazioni, i dialoghi e i pensieri. I finali cerco di renderli interessanti, perché non gradisco quelli banali, come ho già detto.

8) Quanto contano per te i giudizi dei lettori? Ti è mai capitato di essere criticata per qualche tuo scritto? Se sì come hai reagito? Quando, invece, ricevi complimenti come ti senti?
I giudizi dei lettori sono essenziali: scrivo soprattutto per loro. Quando il commento è fatto con intelligenza, ha un senso e una reazione; se viene scritto un giudizio per denigrare a prescindere, allora è diverso. Ho ricevuto solo un commento negativo, relativo al mio secondo libro "Quando l'amore è amore". Ci sono rimasta male inizialmente, perché a nessuno fa piacere ricevere commenti negativi. Però non l'ho ritenuto costruttivo e, anzi, penso che la lettrice non abbia capito il senso ironico del mio romanzo. Non ha proprio colto la protagonista svampita e goffa che ho creato. Quindi non mi sono preoccupata più di tanto: quel giudizio non dice niente di vero e ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Non si può piacere a tutti. Invece, i giudizi positivi fanno piacere, è inutile negarlo. Soprattutto mi gratifica sapere che il lettore abbia capito il senso della storia, la peculiarità dei personaggi e che si emozioni: ecco, entrare nel cuore del lettore è una grande soddisfazione.

9) A chi consiglieresti i tuoi libri?
A chi non vuole smettere di sognare. A chi ha una vita stressante e vuole rilassarsi leggendo un po' di buoni sentimenti. A chi cerca la speranza. A chi vuole divertirsi. Un po' a tutti, insomma. Vorrei accontentare ogni lettore, ma non è possibile, quindi spero che chi leggerà i miei romanzi ami il genere e lo apprezzi.

10) Leggi più scrittori emergenti o famosi? Perché?
Non faccio più una distinzione tra famosi ed emergenti. Per me un libro pubblicato - cartaceo o digitale - è meritevole di essere letto. Ho avuto tra le mani libri di autori famosi che hanno scritto storie inconcludenti, meravigliandomi che siano stati pubblicati ed emergenti ben scritti che raccontano storie emozionanti e viceversa. Quindi non c'è un metro di giudizio che mi faccia prediligere uno scrittore rispetto a un altro.


Come avete potuto leggere Emme X è una scrittrice molto intrigante e, avendo letto per ora un suo romanzo, vi assicuro che merita davvero la pena acquistarlo!!

Chi fosse interessato a farmi leggere un proprio scritto ed essere intervistato sul mio blog, deve soltanto contattarmi!!! La mia e-mail di riferimento è tonelli.elvira@inwind.it

lunedì 20 aprile 2015

IL SOLE ORA SPLENDE

Oggi vi segnalo l'uscita dell'ebook IL SOLE ORA SPLENDE. Lo trovate a soli 0,99 centesimi nei principali store online!!



Jessica è sola al mondo. La madre l'ha abbandonata all'età di tre anni ed è cresciuta con un padre alcolizzato che non ha lesinato in scenate e botte per i più futili motivi.

Tra mille difficoltà e vessazioni, questa bambina è diventata un'adolescente schiva e una ragazza problematica, ma conservando sempre un animo buono, pronto a perdonare anche gli errori più gravi.

Quando il vero amore fa capolino nella sua vita, stenta a credere che qualcuno al mondo possa prendersi cura di lei, che sia degna di ricevere tutte quelle attenzioni.

Ne ha quasi paura e prende le distanze, ma forse non tutto è perduto per chi ha un angelo custode che veglia giorno dopo giorno sulla sua vita.

Una storia d'amore delicata, profonda, che nasce e cresce a dispetto di tutta la cattiveria e il male che possono abbattersi su una esistenza!!!

BUONA LETTURA!!!

venerdì 17 aprile 2015

CONOSCIAMO L'AUTRICE MIRIAM SPIZZICHINO

In vista dell'uscita del saggio "Diversamente uguali", andiamo a conoscere meglio la scrittrice Miriam Spizzichino. Le ho rivolto alcune domande che riguardano il mondo della disabilità di cui ha ampiamente trattato nel saggio e lei come persona. Leggete cosa mi ha detto!!!!



1) Cosa ti ha spinto a trattare un tema così complesso o, per utilizzare un termine più appropriato, così importante?
Ho iniziato con il raccontare la mia visione del mondo e, purtroppo, il Novecento è stato un secolo che ha lasciato grandi ferite che mai si rimargineranno completamente. La discriminazione, con conseguente uccisione di massa, dei disabili è una di quelle. Al giorno d’oggi, però, la società ha cominciato a fare qualcosa di concreto per integrare al meglio le persone con disabilità. Piano piano tutto sta cambiando, ma ancora troppa strada abbiamo da percorrere!

2) L'esperienza che hai vissuto a contatto con i "diversamente uguali" cosa ti ha lasciato?
Mi ha lasciato tanto amore da donare al prossimo, ma questo è scontato quando passi una parte della tua vita a contatto con disabili o bambini e anziani. Il significato di tutto ciò che sono arrivata a concludere dopo tre anni di tirocinio è: non sono diversamente abili, ma diversamente uguali!

3) Quale messaggio vorresti che arrivasse ai lettori del tuo saggio?
Siamo tutti simili! Dovremmo smetterla di discriminare i disabili. Hanno veramente tanto da offrire al mondo, ma qualcuno ancora si ostina a non capirlo.

4) Il mondo è cambiato in meglio, ma molto è ancora da fare. Dove, secondo te, bisognerebbe intervenire subito?
Sicuramente nelle scuole, ma non a livello didattico. Purtroppo esistono ancora situazioni di bullismo nelle scuole verso soggetti diversamente abili e non solo. Tutti contro tutti per prendersi gioco del prossimo e fare il “simpaticone” con i compagni. Peccato che quel “fare il simpaticone” porta a conseguenze psichiche e fisiche incolmabili! Bisognerebbe insegnare agli alunni il rispetto verso il prossimo, seppur “diverso” da loro. Ricordo che durante gli anni del liceo, in classe avevo tre ragazze con tre handicap diversi. Cercavo sempre di integrarle nel gruppo, insieme ad altre compagne. La loro compagnia era molto piacevole e, anche se ci siamo perse di vista, porterò per sempre con me il ricordo che ho di tutti quei momenti passati insieme.

5) L'integrazione dei diversamente uguali nelle scuole e nel mondo del lavoro lascia ancora dietro sé sguardi di compassione. Cosa consiglieresti di fare per far capire alla gente che, al di là degli handicap fisici o mentali, siamo tutti uguali, tutte persone "residenti" in questo mondo?
Alla base della discriminazione c’è la mancanza di conoscenza, l’ignoranza. Per alcuni, invece, c’è una vera e propria fobia che viene chiamata “xenofobia” e significa “paura verso il diverso”. Un meccanismo psicologico che avviene nelle menti degli studenti è quella del raggruppamento fra simili, ma ciò porta ad una disgregazione del gruppo classe che, inesorabilmente, sfocia nell’emarginazione del soggetto ritenuto “diverso” e, nei casi più gravi, al bullismo. Consiglierei di mettere alla base di tutto la conoscenza, ma a volte neanche quella basta!

6) Parliamo ora di te come persona. Definisciti in tre parole.
Solare perché amo la vita e quindi sorrido al mondo anche quando mi volta le spalle. Testarda perché quando voglio raggiungere un obiettivo faccio di tutto per arrivare al traguardo. Infine, sensibile , forse fin troppo, ma questo lo giudicherete voi leggendo i miei scritti!

7) Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
La passione per la scrittura è sempre stata presente nella mia vita, ma non pensavo che potesse diventare un lavoro. Da bambina amavo inventare e raccontare storie fantasiose, ambientate in luoghi incantati. Una volta cresciuta, ho iniziato a buttare ogni mia folle idea su carta, fino a farle prendere forma e così mi sono ritrovata a scrivere racconti brevi.

8) Hai progetti o sogni nel cassetto?
Per ora mi sto concentrando molto sulla mia laurea che dovrebbe essere a inizio 2016, dopodiché vorrei concentrarmi sulla stesura di un romanzo che riflette le mie origini ebraiche, collegandole tra passato e futuro. Sarà il mio primo romanzo dopo due manoscritti dedicati ai “racconti brevi” e dopo il saggio “Diversamente Uguali”. Un bel passo avanti, ma ci vuole tempo e attenzione che io, al momento, tra la laurea e il lavoro all’interno del giornalismo di moda non riesco a dare.


Ringrazio l'autrice Miriam Spizzichino per averci parlato così ampiamente di lei e dei suoi progetti e vi consiglio vivamente la lettura del saggio "Diversamente uguali"!!! 



COSTO: 1,99 euro

CASA EDITRICE: Youcanprint