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lunedì 20 maggio 2013

L’ELEGANZA SOPRAFFINA



Dopo qualche minuto di attesa, iniziarono a sentirsi in lontananza i clacson delle macchine che annunciavano l’arrivo della sposa. A quel punto iniziarono ad avanzare verso l’altare. L’auto della sposa si fermò in fondo al viale. 


Parenti e amici parcheggiarono e si incamminarono verso la chiesa, preceduti da Lucia, la mamma di Noemi. Era una distinta signora, di circa sessant’anni che, quel giorno, indossava un tailleur blu cobalto. I capelli erano raccolti in un elegante chignon. Gli occhi lucidi lasciavano trapelare la tanta emozione che in quel momento provava. 

La sua unica figlia stava per lasciare il nido! Era davvero contenta e orgogliosa. Lei e suo marito avevano fatto molti sacrifici per non farle mancare nulla e Noemi era cresciuta con un forte senso di responsabilità sin da piccola. 

Lei aveva lavorato come sarta in un piccolo laboratorio non molto lontano dalla loro abitazione e poi, con la nascita della figlia, si era messa a confezionare abiti e a fare riparazioni da casa, in modo da poter seguire la sua famiglia nel miglior modo possibile. E il lavoro non le era mai mancato, anzi… 

Spesso le capitava di restare sveglia anche di notte per riuscire a consegnare in tempo gli indumenti. Ora che era in pensione, si limitava a rammendare e a fare piccoli lavoretti per le amiche.

 Il suo ultimo capolavoro era stato il vestito che aveva confezionato per quel giorno a sua figlia.

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