Chissà dove andremo a finire… Destra, sinistra, centro? Che differenza fa… Si promette, si parla a vanvera… ma la vita vera è ben altra!!
Il posto fisso è monotono? Può essere, ma solo chi non ce l’ha (e sono davvero in molti), sa cosa significa.
“Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città, di fianco a mamma e papà, ma il mondo sta cambiando”. Queste sono le parole del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. In poche parole, chi lavora e vive ancora con i genitori è un “mammone” o “bamboccione”, come dir si voglia.
Dopo queste affermazioni, la sola cosa che mi viene da pensare è che chi è al potere, parla perché non sa cosa significhi oggi vivere. E’ facile parlare quando ogni mese si ha uno stipendio superelevato, quando i propri figli ricoprono cariche prestigiose, senza aver dovuto fare la “gavetta”, quando gli spostamenti per andare al lavoro sono pagati, ecc.
Allora chi se ne importa se aumenta la benzina, se le fabbriche sono costrette a chiudere, se l’affitto della casa è alto, e così via… Come si può pensare che i giovani - a meno che non abbiano le spalle coperte – possano andare a vivere da soli, o mettere su casa con gli affitti di oggi?
Una persona che guadagna sui mille euro al mese, e deve pagare affitto, luce, acqua, gas, ecc., come fa a vivere degnamente se non ha un “aiuto esterno”? Immaginiamoci chi non ha un posto fisso. Come si può pensare di metter su casa, anche accendendo un mutuo, se non si ha la certezza di uno stipendio…
I giovani di oggi sono volenterosi, solo che non sanno dove andare a sbattere la testa!! Chi si è appena laureato (prima dei 28 anni, s’intende!), cerca di entrare nel mondo del lavoro.
Ora, anche qui è una bella impresa. Intanto perché oggi come oggi, quelli che assumono sono rimasti davvero in pochi, e poi tutti cercano persone con almeno “due o tre anni di esperienza”. Ma dico io, come si fa ad avere esperienza, se non si lavora????
E’ anche vero che anziché piangersi addosso, occorre rimboccarsi le maniche e, magari, anche se laureati, accontentarsi di qualsiasi posto, anche se non rientra nei nostri sogni o desideri, ma MAI e dico MAI, smettere di sperare in un miglioramento.
Insomma… queste sono solo alcune riflessioni su questa Italia che sta andando a scatafascio. Il motivo? Non fanno altro che colpevolizzarsi a vicenda…
BASTAAAAAA!!! DATEVI E DIAMOCI DA FARE!!
loro il posto fisso se lo tengono ben stretto ..sti coglioni..scusate il termine ..sono come quello che diceva armiamoci e partite...a lavorare in miniera li manderei sti sfigati al governo
RispondiEliminaSenza possibilità tutti i giovani hanno difficoltà ad emergere viviamo in un paese parecchio strano, che non cresce nella mentalità e non sta al passo con gli altri paesi sviluppati. Dobbiamo renderci conto che abbiamo alcuni aspetti e risorse paragonabili ad USA e Germania, tanto per fare un esempio, ed aspetti e risorse paragonabili ai paesi del terzo mondo.
RispondiEliminaIl posto fisso è noioso, i giovani devono "inventarsi" qualcosa. Come no! Magari ci provano. Poi vanno dal commercialista ad informarsi cosa devono fare per aprire una cooperativa o una piccola attività e... scoprono che solo per iniziare ci vogliono cifre che non possono mettere insieme in 10 anni, e se pure qualche fortunato ce l'ha tutti quei soldi, s'accorgono che se non hanno la forza di competere con colossi inarrivabili chiudono dopo due settimane. Cioè, voglio dire, prima di parlare a vanvera facessero delle leggi che agevolino la piccola imprenditoria e le attività "freelance" giovanili. Invece vogliono la botte piena e la moglie ubriaca. Ma che andassero a... ci siamo capiti.
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